venerdì 12 febbraio 2010

PARLIAMO DELLA NOTTE DEL 6 APRILE 2009, QUELLA DEL TERREMOTO !!!

Nella corposa ordinanza di custodia cautelare dei pm di Firenze sui presunti reati compiuti dagli indagati nel nuovo scandalo che ha investito in pieno la Protezione Civile, ci sono anche accenni al terremoto del 6 aprile che ha colpito L'Aquila.
Per il momento, da quanto riporta il quotidiano La Repubblica, non emergono ancora ipotesi di reato riconducibili ai fatti specifici, ma un modus operandi e un clima del gestire la tragedia abruzzese alquanto inquietante.

«Già il 6 aprile», il giorno del terremoto, scrive Repubblica, «in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c'è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: «Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno». «Lo so», e ride. «Per carità, poveracci». «Va buò». «Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto».
Mentre il mondo è sconvolto dalle prime immagini che arrivano dal centro Abruzzo, trasformatosi in un vero inferno, c'è già chi intuisce il grosso affare che si cela dietro.

L'ordine è quello di organizzarsi in fretta, perchè l'occasione ghiotta e si sa che un terremoto di quelle proporzioni avviene si e no ogni trecento anni.
E poi ancora, sempre secondo quanto riporta il quotidiano del gruppo L'Espresso, «l'11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone "fa pesare il fatto che si è fatto promotore per l'inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto ("Ti rendi conto? Chi oggi al posto mio si sarebbe mosso?") ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio ("Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un ****")". Filippo troverà una sistemazione».

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ROMA. E' stato arrestato la mattina del 10 febbraio Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione civile Guido Bertolaso.

Balducci, oggi presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici è stato «soggetto attuatore» delle opere per il G8 sardo della Maddalena poi trasferito a L'Aquila.
L'arresto è arrivato nell'ambito di un'operazione dei carabinieri del Ros proprio sugli appalti per il G8 della Maddalena, coordinata dalla procura di Firenze.

Diverse le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Al momento sono in corso le perquisizioni anche a Roma per un indagine che, anche secondo quanto confermato da fonti investigative, coinvolgerebbe anche i vertici della Protezione civile.

CHI E’ ANGELO BALDUCCI
Angelo Balducci non è stato al fianco di Bertolaso nel corso dell'emergenza post sisma a L'Aquila ma era stato nominato soggetto attuatore delle opere per il G8 alla Maddalena con ordinanza della Protezione civile del 2008; successivamente è stato sostituito nell'incarico.
Non è mai stato un dirigente della protezione civile. In passato aveva avuto incarichi per gli interventi legati al 150/o anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari.
E' stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e Sardegna e nel luglio 2004 Commissario Straordinario per la gestione dell'emergenza Gran Sasso e la messa in sicurezza dei laboratori.
Proprio per il ruolo che ricopre attualmente il 10 settembre scorso aveva partecipato ad una giornata di studio a L'Aquila dal titolo «Quale avvenire per il territorio aquilano dopo il sisma del 6 aprile 2009?».
Si ricorderà anche la più nota apparizione nel 2006 quando a Pescara partecipò (era il 4 aprile) insieme all'ex sindaco Luciano D'Alfonso al taglio del nastro della nuova piazza della Rinascita.
L'ex primo cittadino lasciò a lui l'onore di usare le forbici e inaugurare Piazza Salotto.
Qualche mese dopo, a novembre, partecipò sempre a Pescara anche ad un convegno dal titolo “Le Opere Pubbliche: investimenti, procedure, realizzazioni e benefici per la collettività”, organizzato dall'allora ministro per le infrastrutture Antonio Di Pietro.

QUELL' INCHIESTA DELL’ESPRESSO
Da quanto si apprende l'inchiesta di oggi potrebbe essere scaturita da una inchiesta giornalistica del dicembre del 2008 che aveva analizzato l’assegnazione dei lavori del G8 alla Maddalena.

Il settimanale svelò un presunto legame tra chi ha concorso ad affidare gli appalti, Angelo Balducci appunto, ex capo della struttura di missione, e alcune società che li hanno vinti.
Al centro dell’intreccio c'erano Anemone, una srl di Grottaferrata che ha costruito il palazzo delle conferenze nell’ex arsenale della Maddalena (lavori per 58 milioni di euro), e Nuove Infrastrutture, una srl di Fano alla quale è stato affidato l'appalto per un albergo in cui si sarebbero dovuti riuniranno i capi di Stato (59 milioni di euro).

Il primo intreccio, sosteneva L'Espresso, era a Grottaferrata: lì in via 4 Novembre numero 32 ha sede Anemone srl, di proprietà di Luciano Anemone. Nella stessa via e nello stesso numero civico, ha però sede anche un’altra srl, Erretifilm, che si occupa di produzioni cinematografiche e che, nel bilancio 2007, l’ultimo disponibile, ha dichiarato un fatturato pari a zero. Erretifilm, secondo la ricostruzione del settimanale, è partecipata da Vanessa Pascucci, titolare del 25 per cento delle quote, e da Rosanna Thau, che ha il 50 per cento. La Thau è la moglie di Angelo Balducci.

LA LUNGA LETTERA A BERTOLASO
In una lunga lettera indirizzata a Bertolaso Balducci smentiva categoricamente le accuse mosse dal settimanale. Anche sui legami di parentela scrisse che i fatti riportati dall'Espresso «non corrispondono alla realtà in quanto è documentalmente provato il contrario sulla base della certificazione camerale».

«Per completezza di informazione», spiegò l'ingegnere, «va detto, inoltre, che c’è identità dello studio professionale commerciale utilizzato dalla ditta Anemone e un componente della famiglia dell’Ing. Balducci. Per quanto precede risulta palese che la semplice circostanza che due o più soggetti si avvalgano del medesimo professionista non costituisce affatto elemento sintomatico di collegamenti di sorta né tantomeno di curiosi legami di affari»

PERQUISIZIONI NELLA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE
I carabinieri del Ros stanno perquisendo in questo momento la sede della Protezione Civile a Roma per acquisire tutta la documentazione relativa agli appalti delle opere del G8 alla Maddalena.

Nella sede è presente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Guido Bertolaso.

Da quanto si apprende le indagini sarebbero partite da un'intercettazione fatta in un'altra indagine, sulla trasformazione urbanistica dell'area di Castello a Firenze, coinvolto tra gli altri Salvatore Ligresti.

In quell'inchiesta il costruttore di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, e' indagato insieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti l´ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione. Ed e' proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione civile e attuale presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' intercettando lui che spunta il nome di Balducci che viene così intercettato a sua volta.

Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa e' di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

BERTOLASO INDAGATO
Secondo quanto riferito dall'Ansa anche il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso è indagato nell'inchiesta svolta dalla magistratura di Firenze sugli interventi eseguiti alla Maddalena in vista del G8 dello scorso anno, poi spostato all'Aquila.
In manette sono finiti anche Fabio De Santis, successore di Balducci come "soggetto attuatore" delle opere del G8 della Maddalena; Mauro Della Giovampaola e Diego Anemone, imprenditore romano che si era occupato delle opere per il G8 e per i Mondiali di nuoto a Roma dell'anno scorso.

BERTOLASO SI E' DIMESSO
Bertolaso indagato si è dimesso «per non intralciare l'operato degli organi inquirenti, ho immediatamente messo a disposizione del presidente del Consiglio tutti i miei incarichi. Voglio essere interrogato».
Naturalmente il premier gli ha rinnovato la fiducia...



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