sabato 6 febbraio 2010

[Salerno] Crescent story: il comitato nocrescent ricorre a bruxelles

Il comitato «No Crescent» ha notificato alla Commissione europea di Bruxelles specifica denuncia per procedura di infrazione. Il comitato, nel ricorso che si compone di 15 cartelle, lamenta la violazione da parte del Comune di Salerno delle norme comunitarie che prevedono, per progetti come quello denominato «Crescent - Piazza della Libertà», l’obbligatoria valutazione di impatto ambientale nonché la valutazione strategica. La deviazione di corsi d'acqua - come il Fusandola - la creazione di parcheggi pubblici con capacità superiore alle 500 unità, la modificazione del profilo costiero, richiedono imperativamente la Via, che nel progetto di Bofill è del tutto mancante. Pure carente è la valutazione strategica che è procedura richiesta in tutti i piani e programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente. Tale procedura va adottata negli interventi riguardanti la pianificazione territoriale e soprattutto in quei programmi che definiscono la realizzazione dei progetti sottoposti alla valutazione di impatto ambientale. «Il ricorso - spiega il legale del comitato - apre un nuovo scenario: la commissione, accertata la violazione delle norme comunitarie, chiederà alla Corte di Giustizia europea di aprire una procedura di infrazione. In questo caso, a pagare le inadempienze del Comune sarà chiamato lo Stato italiano il quale potrebbe a sua volta rivalersi su funzionari e amministratori locali». Il comitato ha inoltrato l'intero carteggio con un dossier in inglese sul Crescent anche al commissario europeo all'Ambiente, il greco Stravos Dimas.

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