venerdì 5 febbraio 2010

Inchiesta Aldrovandi bis

Sabato 22 gennaio, davanti al gup Monica Bighetti, si è tenuta l’udienza preliminare per quattro poliziotti della Questura di Ferrara, accusati di favoreggiamento, omissioni e falsa testimonianza nel corso delle indagini sulla morte del diciottenne Federico Aldrovandi, per coprire i colleghi che lo uccisero a botte durante un controllo di polizia il 25 settembre 2005 (condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi e trasferiti in altre questure, dove continuano il loro spregevole operato).

Tre dei quattro, e cioè l’ufficiale di Polizia Giudiziaria ed ex Ispettore capo della Digos Marco Pirani, l’allora dirigente delle Volanti Paolo Marino e l’addetto alle centrale operativa Marcello Bulgarelli, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato.
L’Ispettore della Digos Luca Casoni, invece, ha preferito quello ordinario.

I quattro sono accusati, a vario titolo, di aver nascosto reperti e copie del registro delle chiamate, modificato prove, interrotto la registrazione delle telefonate tra la centrale operativa e gli agenti responsabili del pestaggio.
All’udienza preliminare è stata ammessa come parte civile la famiglia di Federico mentre la stessa udienza proseguirà ancora l’1 di febbraio e poi il 12 ed il 13 dello stesso mese. Il giudice Bighetti deciderà poi se prosciogliere i poliziotti o rinviarli a giudizio.

Intanto, Marino e Pirani sono stati anch’essi trasferiti in altre questure.
Al posto di Pirani, che a Ferrara nessuno rimpiange, è arrivato il nuovo commissario capo della Digos che ha già preso servizio, il trentacinquenne Nevio Di Vincenzo, proveniente dalla Questura di Padova dove svolgeva le mansioni di dirigente delle volanti nonché vicedirigente della locale divisione Digos.

Nessun commento:

Posta un commento

yh

yh