venerdì 5 febbraio 2010

Napoli: ex detenuti in protesta per il "reddito di cittadinanza"

Intorno alle 11 di ieri mattina il centro della città è rimasto bloccato per oltre un’ora per un corteo di ex detenuti con la sigla "Ex Don" (Ex detenuti organizzati di Napoli). I manifestanti hanno chiesto a gran voce sotto la pioggia che venga allargato il progetto "Escodentro", il piano di reinserimento della Regione Campania. Alla prima parte del progetto, che prevedeva la presenza nelle strade degli ex carcerati in aiuto al turismo, ne seguirà una seconda che sta per essere attivata. Tra i motivi della protesta anche la richiesta di inclusione degli ex detenuti negli elenchi del reddito di cittadinanza.

Sulmona: detenuto in sciopero della fame poi incendia la cella

Gli agenti intervengono con gli estintori, l’uomo intossicato dal fumo. Lenzuola incendiate con un fornelletto a gas. È l’ennesimo episodio nel carcere di via Lamaccio.

Ha appiccato il fuoco nella cella, dopo avere atteso che uscissero i suoi due compagni. Per farlo ha utilizzato un accendino, il fornelletto a gas in dotazione e le coperte dei letti. È accaduto ieri pomeriggio nella sezione di media sicurezza del supercarcere di Sulmona. Ed è l’ennesimo episodio del genere all’interno del penitenziario.
L’uomo è stato salvato dagli agenti di polizia penitenziaria, prontamente intervenuti con gli estintori. Il detenuto è stato trasportato in ospedale per un’intossicazione da fumo. Sono stati proprio il fumo e l’odore acre di bruciato ad allertare gli agenti in servizio in quel momento. Il terzo piano dove si trova la cella, infatti, è stato invaso subito da una nube nera. Grazie agli estintori, posti a pochi metri dalla cella triposto, i poliziotti sono riusciti a domare il rogo.

Nessun agente è rimasto ferito o intossicato. Quando i poliziotti sono riusciti a raggiungere il detenuto, che già era semisvenuto, lo hanno portato a spalla lungo il corridoio, fino all’infermeria. Qui i sanitari di turno hanno disposto il trasferimento nell’ospedale di Sulmona, visto che l’intossicazione non era di lieve entità. Un furgone della polizia penitenziaria ha trasportato l’uomo in ospedale. Il detenuto è stato ricoverato nel reparto di medicina, dove viene costantemente sorvegliato. Forse già oggi, dopo le cure, sarà dimesso per tornare nel supercarcere di via Lamaccio.
L’uomo, di 40 anni, proveniente dal Nord Italia, si era già fatto notare nel corso degli anni, rendendosi protagonista di altri episodi simili. Il detenuto, infatti, rinchiuso nella sezione di media sicurezza al terzo piano del penitenziario di via Lamaccio, è uno dei tanti reclusi con problemi psichiatrici ospitati nella casa di reclusione sulmonese. Soffre di depressione e manie di persecuzione. Il classico soggetto difficile da gestire e soprattutto da curare, con un solo psichiatra in servizio nel carcere per circa 500 detenuti.

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